Vendola piange ‘lacrime’ di coccodrillo sul ‘sangue’ che farà versare ai Pugliesi con il suo Bilancio tutto tagli. Dimentica infatti quello che ha già fatto versare loro fin dall’indomani delle elezioni, e cioè tre mesi prima della nota manovra di Tremonti, tagliando spietatamente l’intera dotazione di Bilancio per il Welfare (con particolare accanimento contro i disabili), l’Agricoltura e le politiche giovanili pur di colmare alla chetichella i buchi provocati da tre sforamenti del ‘Patto di stabilità’ in quattro anni. Dimentica altresì che tale spesa allegra (alla quale, lungi dal corrispondere un miglioramento dei servizi, è seguito un loro continuo degrado, o una crescita economica in una Regione che al contrario detiene il record nazionale di perdita di posti di lavoro) comporta oggi l’urgenza di chiudere 19 Ospedali e 2200 posti letto, nonché di massacrare la Sanità privata compresi i suoi posti di lavoro.
A proposito di costi della politica, c’è chi però non ha alcuna ragione per piangere, come i 7 assessori esterni che costano ciascuno oltre duecentocinquantamila euro l’anno che moltiplicato per 7 fa un milione e 750 mila euro, e moltiplicato per cinque anni fa 8 milioni 550 mila euro, che si potrebbero risparmiare scegliendo gli assessori all’interno del Consiglio, viste anche le desolanti performances di molti dei beneficiati. Non sarà male a tal fine verificare se e quale capitolo di spesa si debba tagliare, in modo che i compagni e le compagne del Governatore, se proprio devono dissestare gli Assessorati regionali, possano farlo gratuitamente.
Giandiego Gatta