Ancora una volta gli amministratori del Comune di Melissano stanno mettendo in atto una "strampalata" idea che, se realizzata, può stravolgere la qualità della vita dei melissanesi. Da Città dell'olio e del vino, Melissano si sta avviando ad essere la Città dei rifiuti. Non Città virtuosa che valorizza la raccolta differenziata - che in paese, per la verità, va a rilento- ma Città che si autocandida a ricevere i rifiuti organici dei paesi limitrofi.
Pochi giorni fa, infatti, la Giunta comunale ha deliberato all'unanimità di incaricare l'ufficio tecnico per l'avvio della "procedura tecnico amministrativa per la realizzazione di un impianto di compostaggio comunale".
Il Comune di Melissano, in parole povere, si candida a ricevere i rifiuti organici dei Comuni di Casarano, Ugento, Racale, Taviano ed Alliste, ma anche le alghe che si accumulano sulle spiagge del territorio considerato, per trattarli e trasformarli in compost.
Il motivo che spinge il Comune a diventare la pattumiera della zona è quello di ridurre la spesa per il proprio servizio di nettezza urbana -diminuendo la quantità di rifiuti da avviare in discarica- e di produrre una fonte di reddito per le casse comunali, smaltendo la percentuale di rifiuto umido prodotto dai Comuni vicini.
L'idea è buona per far soldi, non lo è per la qualità della vita dei cittadini melissanesi perchè l'impianto di compostaggio andrebbe realizzato sulla via che da Melissano conduce a Felline, nelle immediate vicinanze del paese, a soli novecento metri di distanza in linea d'aria, dalle prime case di Melissano.
E' noto, infatti, che negli impianti di compostaggio, il trattamento della frazione organica putrescibile dei rifiuti determina l'emissione di cattivi odori che biofiltri e scrubber (torri di lavaggio) non riescono ad abbattere del tutto (per non parlare degli altri problemi).
Ecco perchè, quindi, se ne sconsiglia la realizzazione a distanza ravvicinata ai centri abitati.
Al momento in paese tutto tace perchè del progetto nessuno sa nulla, non se ne è discusso in Consiglio comunale, non sono state coinvolte le associazioni; solo il sindaco ed i suoi assessori hanno deciso per tutti, alla faccia delle promesse elettoriali di Falconieri che, mentendo, assicurava che avrebbe governato Melissano non "in nome" dei melissanesi, ma "con" i melissanesi.
componente del coordinamento regionale del Popolo della Libertà