lunedì 13 febbraio 2012

ROBERTO TUNDO: A PROPOSITO DI CONGRESSO

Finalmente, dopo tre anni dalla nascita, il Popolo della Libertà ha tenuto, a Lecce, il primo Congresso provinciale. Un Congresso animato solo dalla voce dei propri leader; all’Hotel Tiziano, purtroppo non c’è stato il tempo (solo il tempo?) per dare la parola ai sindaci del territorio, ai consiglieri comunali e ai semplici iscritti.
Il primo dato positivo da registrare è che il prossimo Coordinamento provinciale sarà formato da “eletti” non da “nominati” come era stato finora.
Altro aspetto positivo è il superamento delle quote che erano state individuate unitariamente nel 70 e nel 30 per cento, quote che avevano dato al PdL un assetto organizzativo, ma non avevano prodotto una apprezzabile attività politica sul territorio. Adesso, con la celebrazione del Congresso, sta prendendo vita un movimento libero da assetti pre-concordati e naturalmente più dinamico e più attento alle istanze di iscritti e militanti.
Infine, il buon risultato della lista che mi ha visto partecipe, in qualità di Vice Coordinatore, accanto a Saverio Congedo. A Lecce ed in provincia, più di un quarto del partito si è riconosciuto nella nostra mozione congressuale. Non è stato facile ricevere tante adesioni, perchè era ben chiaro, fin dall’inizio che non c’era alcuna possibilità di vincere il Congresso, dato che con Gabellone si era schierata la stragrande maggioranza della cariche istituzionali del Pdl.
Facile comprendere che, solo se si è radicati sul territorio leccese, si può rappresentare, il 26,5 % del Popolo della libertà.
Comunque, per il PdL leccese, è un buon inizio!
Roberto Tundo