I Consorzi di Bonifica, in applicazione della Legge regionale n. 4 del 13/03/2012 voluta dal Giunta Vendola, hanno redatto il Piano di Riparto delle spese consortili del 2012 e lo hanno trasmesso ai Comuni per la pubblicazione all’albo pretorio.
Il Piano in questione individua le aree dei bacini idrografici ed irrigui per cui tutti gli immobili (agricoli ed extra agricoli) che ricadono al loro interno saranno soggetti a contribuzione.
Ne consegue che ci si accinge, dal governo Vendola, a ripristinare, nonostante la gravissima crisi economica che in maniera particolare coinvolge il tessuto produttivo agricolo salentino una tassa tanto contestata, che era stata in precedenza sospesa dal governo regionale di centro destra nel 2003.
Senza entrare, per adesso, nel merito della legittimità della contribuzione dei Consorzi di Bonifica, si contesta il metodo che e' stato usato ed in modo particolare la particolare assenza di concertazione preventiva con gli Enti locali, elemento necessario ed indispensabile quanto si intende operare secondo i principi di trasparenza e condivisione delle politiche.
Vi e' da dire, inoltre che, da una lettura sommaria degli elaborati del Piano di Classifica pubblicato presso i comuni, non si comprende, in maniera inequivocabile, il beneficio diretto e specifico (cfr legge regionale) che dovrebbero avere gli immobili per effetto della presenza del Consorzio nè, tanto meno, si riesce a comprendere dalle cartografie allegate l’esatta ubicazione dei beni in quanto totalmente assenti.