In
un’intervista a La Repubblica ho ribadito l’importanza fondamentale delle
primarie e ho invitato il segretario Alfano a confermarle al più presto. La
partecipazione, come dimostrano le consultazioni del Pd, resta il principale
antidoto all’antipolitica. La consultazione popolare va confermata con o senza
Berlusconi. Infatti tutto il percorso iniziato con la nomina di Alfano
segretario è finalizzato all’apertura di una nuova fase politica. Con tutto il
rispetto per chi ha fondato il partito, il presidente Berlusconi, le primarie
sono state convocate per confermare una nuova leadership. Riavvolgere il nastro
lo trovo irrazionale, appunto, e poi il nostro elettorato non capirebbe. Senza
contare che annullare le primarie indebolisce l’intero progetto politico, ne
mina la credibilità e la coerenza. Inoltre le primarie non sono mai inutili.
Sono da confermare, anche con Berlusconi in campo. Ricordiamoci che più di
centomila persone hanno firmato per presentare le candidature. E tutto si può
fare meno che tradire questa speranza di rinnovamento. Alfano non può dire che
tutto è subalterno alle scelte del Cavaliere. Le primarie sono state una scelta
condivisa da tutto il partito e al partito compete confermarle. Se saltano le
primarie sarà difficile tenere insieme il partito. Mi auguro che questa eventualità
venga scongiurata rilanciando il percorso intrapreso, ma un ritorno al passato
metterebbe in crisi tutto il sistema.
Gianni Alemanno