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nelle edicole la rivista “Area”, testata storica della cultura politica
dell’area di centrodestra, con un occhio particolare ai temi dell’ambiente, del
volontariato, dell’imprenditoria avanzata e competitiva. “Non sarà una
pubblicazione di partito, ma una rivista aperta alle contaminazioni e agli
approfondimenti su temi spesso trascurati”, sottolinea il direttore Fabio Rampelli, deputato di Fratelli
d’Italia, nel corso della presentazione con il collega di partito Marco
Marsilio in un locale a due passi da Montecitorio. Certo, in copertina c’è la
foto di Giorgia Meloni in posa con
le gambe incrociate su una poltrona istituzionale, con il titolo “Diversamente
potere”. Ma non sarà l’house organ di Fdi: “Abbiamo voluto dare – prosegue
Rampelli – l’immagine della possibilità di una guida dell’Italia nuova e
diversa da quella in cui gli ‘addendi’ sono sempre gli stessi”. Nel suo
editoriale, Rampelli ostenta ottimismo: “Le riviste chiudono perché le idee si
sono rincantucciate in un angolo” mentre di battaglie ce ne sono da fare contro
“chi sta brigando per strapparci sovranità e indipendenza”, ossia “la finanza
apolide” che punta solo alla “conquista dei mercati”. Nella conclusione si
chiede indulgenza: “I bagagli sono ancora sottosopra. Abbiamo iniziato un nuovo
viaggio. Senza paura”. Nella prima uscita con la nuova veste grafica il mensile
ospita fra gli altri servizi sulla nuova avventura di Meloni, Crosetto e La
Russa, pezzi critici su Mario Monti, i tecnocrati, il trasformismo, ma anche
sulle energie dei giovani, la nuova cultura del mangiar sano, il turismo non
convenzionale, e incursioni nel mondo del mito e della religione. Senza
dimenticare le tragedie della cronaca e della storia: dal caso Claps alla
trattativa Stato-mafia, dalle persecuzioni dei cristiani nel mondo, ai massacri
degli italiani gettati nelle Foibe.