Oggi ho rassegnato le
dimissioni dall’Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà, rimettendo la
tessera del partito. Questa è la lettera che ho inviato al Presidente
Berlusconi e al Segretario Angelino Alfano, nella quale spiego le motivazioni
di questa scelta.
Caro
Presidente, caro Segretario,
con
la presente lettera, rassegno le mie dimissioni dall’Ufficio di Presidenza del
Popolo della Libertà e rimetto la tessera del partito. Questa decisione,
maturata da tempo, diventa definitiva con la scelta di partecipare ai lavori –
che cominceranno proprio domani – dell’Officina per l’Italia, promossa da
Fratelli d’Italia. Come ho già avuto modo di dire personalmente al telefono al
Presidente Berlusconi, rivendico pienamente il valore di questi cinque anni di
impegno comune dentro il Pdl. Oggi si apre una nuova fase politica in cui è
evidente la necessità per il centrodestra di riconfigurarsi su una pluralità di
soggetti politici, come un tempo avveniva nella Casa della Libertà. Sono
convinto che ognuno di noi, interpretando al meglio la propria identità
politica, potrà contribuire al rilancio del centrodestra e al recupero dei
troppi elettori che si sono rifugiati nell’astensionismo. Dobbiamo
salvaguardare l’unità del centrodestra e prepararci alle future sfide con una
sinistra che, anche in questo momento di larghe intese, non ha rinunciato ad
essere distruttiva e negativa nei nostri confronti, come dimostra la drammatica
vicenda della decadenza da parlamentare del Presidente Berlusconi. In questo
lavoro politico di rilancio in forme nuove dell’unità del centrodestra, saremmo
aiutati da quel sentimento di amicizia e di comune destino che abbiamo maturato
in tanti anni di battaglie comuni.
Gianni Alemanno