La
lotta all’immigrazione clandestina è una delle “battaglie” che la destra porta
avanti da anni. Dagli anni Novanta, per la precisione, quando nel Movimento
Sociale Italiano Pino Rauti, per primo, sollevò il problema che, allora, era
presente sono nelle Nazioni del nord Europa. Lotta all’immigrazione
clandestina, non agli immigrati regolari, come lo stesso Rauti precisò in più
occasioni. La destra italiana, come è noto, non ha mai sposato tesi razziste o
xenofobe!
Oggi,
il numero dei cittadini stranieri presenti in Italia, privi di documenti di
soggiorno regolari, è stimato in 650 mila persone ed il governo Renzi -con il
voto favorevole di Pd, Forza Italia e Nuovo Centro Destra, e le incertezze del Movimento
5 Stelle- ha abrogato il reato di immigrazione clandestina varato nel 2009 dal
governo di centrodestra, che era un deterrente contro l’immigrazione
indiscriminata. Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha protestato, ha fatto
presente che il reato di immigrazione clandestino è previsto nei principali
paesi europei, come Belgio, Danimarca, Regno Unito, Grecia, Francia, Germania,
Irlanda, Svezia. Niente da fare, anzi, il governo ha anche azzerato i fondi a
disposizione per i rimpatri!
FdI-AN,
inoltre, chiede la piena applicazione della direttiva europea 38/2004 che
prevede l’espulsione degli immigrati comunitari, nomadi compresi, che entro tre
mesi dal loro arrivo in uno Stato membro non siano in grado di dimostrare di
avere un regolare contratto di lavoro e risorse lecite sufficienti per il
proprio sostentamento.
Roberto Tundo