Nello scorso
mese di luglio ai contribuenti dei due Consorzi di Bonifica
salentini è stato chiesto di pagare quasi dieci milioni di euro (sei milioni di
euro per il Consorzio di Bonifica dell'Arneo, tre milioni e centomila euro per
il Consorzio di Bonifica Ugento - Li Foggi). A moltissimi contribuenti dei due
Consorzi di Bonifica salentini è stato chiesto di "contribuire" per
il solo fatto di essere possessori di terreni o di abitazioni rurali
(addirittura il contributo per il miglioramento fondiario è stato imposto anche
a chi è possessore di un'abitazione nel centro storico) per servizi che non
hanno apportato alcun beneficio ai propri beni.
E' compito del Presidente della Regione
Puglia Michele Emiliano (magistrato) interpretare il malessere
dei pugliesi e provvedere a mettere fine a questa persecuzione fiscale. Dodici
anni fa la Regione Puglia, per gli stessi motivi di oggi, decise di bloccare
tutte le "cartelle" emesse dai Consorzi di Bonifica. Dodici anni fa,
ed oggi ?
“Caro” Presidente, sono trascorsi cinque
mesi ed ancora la Regione Puglia non ha emesso alcun provvedimento che sospenda
la riscossione di quegli avvisi, che sono stati recapitati sia ai cittadini di
destra che ai cittadini di sinistra! Cosa pensi di fare? Le ingiustizie, come
vedi, non sono un’esclusiva del governo di Roma che toglie i soldi promessi per
la Sanità e concede autorizzazioni petrolifere per trivellare vicino alle coste
della Puglia. Intanto attendiamo....
Roberto Tundo componente della direzione nazionale di FdI-AN