martedì 15 dicembre 2015

BANCHE: AZIONE NAZIONALE, IL RISPARMIO MUORE ...

Il comportamento chiaramente intempestivo ed inadeguato del Governo Renzi nell’affrontare la crisi di Banca Popolare dell’Etruria, Cariferrara, Carichieti e Banca Marche, unitamente ai palesi conflitti di interesse che dette realtà hanno evidenziato rispetto al sistema dei controlli, ravvisabili in Banca d’Italia e nella stessa compagine governativa, rischia di mandare in frantumi il sistema bancario italiano.
 Per la prima volta dal 1930 gli obbligazionisti subiscono perdite in una crisi bancaria.
Per questi motivi Azione Nazionale ha lanciato oggi in diverse città italiane (Roma, Reggio Calabria, Potenza e Rieti) un Sit-In davanti alle sedi di Banca d’Italia e di Banca Etruria con lo slogan: “IL RISPARMIO MUORE: #NONSOLOBOSCHI #VISCODIMETTITI”, chiedendo le dimissioni, oltre che del Ministro Boschi, anche dei vertici di Bankitalia, a partire dal Governatore Ignazio Visco.
Azione Nazionale ha promosso anche una petizione in cui, oltre a richiedere le dimissioni di Boschi e Visco, in cui si impegna il Parlamento italiano ad istituire arbitrati per i cittadini che hanno perso i loro soldi, stabilendo per legge la responsabilità della banca ogni qualvolta la vendita di prodotti derivati avviene nei confronti di operatori non qualificati o non istituzionali. Azione Nazionale propone, a garanzia di risarcimento dei risparmiatori truffati, il sequestro preventivo dei beni di tutti coloro che negli ultimi 5 anni hanno amministrato le banche commissariate. Nella petizione viene richiesta anche la separazione tra banche commerciali e banche d’investimento e il trasferimento alla BCE del ruolo di garante dei depositi che fu di Bankitalia, eliminando le vergognose norme sul bail-in che trasformano i cittadini nei veri garanti dell’operato delle banche con un’impostazione inaccettabile”.
Lo dichiarano in una nota Fausto Orsomarso, portavoce di Azione Nazionale e Antonio Triolo, componente del Consiglio Direttivo.