E’ opportuno ricordare che
Roberto Falconieri, ex Sindaco di Melissano eletto per ben quattro volte, ha
fatto fuori tutto il patrimonio immobiliare di proprietà del Comune di
Melissano per ripianare debiti accumulati durante la sua ventennale gestione
della cosa pubblica. Dai bagni pubblici alla Farmacia Comunale è stata
"svendita continua". Nonostante la "svendita" dell'intero
patrimonio comunale (Asilo nido–Gesù Redentore, quote Farmacia Comunale,
terreni agricoli, superfici solari, ecc.); nonostante le tasse comunali siano
state portate al massimo (IMU, Tasi, Addizionale comunale Irpef); nonostante i
servizi primari siano stati ridotti al minimo, la situazione economica e
finanziaria del Comune è rimasta sempre drammatica.
Giovedì scorso è arrivata,
purtroppo, la nuova “mazzata”. La Corte dei Conti di Bari non ha approvato il Quinto
Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale del Comune di Melissano (da
notare che sono stati elaborati ben cinque Piani di Risanamento) presentato
mesi fa da Falconieri e dalla sua maggioranza.
Scrive la Corte dei Conti nella
Deliberazione n. 174 depositata il 10 novembre scorso: “La situazione di grave
deficit di cassa in cui versa il Comune di Melissano, sostanzialmente senza
soluzione di continuità già a decorrere dal 1998, e che si è acuita negli
ultimi cinque esercizi finanziari, palesa un’irreversibile incapacità dell’ente
di fronteggiare con risorse proprie la debitoria liquida ed esigibile … Il Comune di Melissano non ha più pagato le
rate concordate con i creditori ed ha consentito l’accumularsi di debiti fuori
bilancio … Il Comune di Melissano, gestisce un bilancio gravemente squilibrato,
inidoneo a fronteggiare le obbligazioni liquide ed esigibili … Si ritiene, pertanto, che l’ente non sia in
grado di porre in essere gli interventi correttivi atti a sanare le criticità
riscontrate e che ricorrano le condizioni dello stato di dissesto
finanziario…”.
La deliberazione della Corte dei
Conti adesso obbliga il Comune alla dichiarazione di dissesto, poi sarà
nominata una terna di commissari che si occuperà della massa debitoria, poi
verranno prese misure per il risanamento del debito con le tasse che saranno
elevate (ma già la pressione fiscale nel Comune di Melissano è al limite di
quanto consente la legge) ed infine verranno rivisti anche i pochi servizi
forniti dal Comune. Insomma, un disastro!!!
I cittadini melissanesi, si sono
svegliati troppo tardi, purtroppo, quando la situazione finanziaria del Comune
era diventata insostenibile!
Roberto Tundo Azione Nazionale - Lecce