giovedì 24 maggio 2018

GOVERNO M5S + LEGA


Forza Italia e Fratelli d'Italia sbagliano a porsi in opposizione, insieme a PD e LeU, al nascente governo di "emergenza" M5S+LEGA. Sarebbe bastato dire che, per ogni singolo provvedimento, avrebbero deciso come votare. Ciò avrebbe, almeno, mantenuto un minimo di tenuta del Centrodestra, avrebbe rinforzato Salvini in ogni trattativa e avrebbe, anche, dato un po' di protagonismo a Berlusconi e Meloni. Invece, adesso, i due Partiti sono dati in calo in ogni sondaggio mentre Salvini è riuscito a porsi, prima col consenso e poi con la politica, come l'unico vero leader del Centrodestra ad avere un futuro: che Berlusconi fosse all'ultimo giro di giostra era già evidente prima del "sorpasso" mentre la Meloni che affanna, finanche al Sud, con questa scelta di retroguardia si condanna alla marginalità.
Con il governo Conte inizia la terza Repubblica, non tanto per i grillini al governo, e che Dio ce la mandi buona, quanto perché si tratterebbe del primo ed unico governo nella Storia di Italia e di Europa a non essere sostenuto né dal PPE né dal PSE. Non capire la portata di questa occasione è senza dubbio miope.
Dire "Salvini si è fatto fregare" come dice Fdi, mentre ha già perso un punto percentuale del proprio 4% è una fesseria incredibile, anche perché, sempre sondaggi alla mano, la Lega sembra aver sforato il muro del 25%. Dire "i parlamentari di Salvini eletti nel maggioritario sono traditori, perché hanno preso anche i voti di FI e FdI" è un'altra fesseria, perché poi costringe a ricordare che la Lega é il primo Partito della coalizione, quindi sono di più i voti leghisti che sono stati offerti alla causa maggioritaria di FI e FdI che il contrario! Dire "Conte è l'ennesimo tecnico non votato da nessuno" è poi l'ultima delle fesserie: una cosa è un tecnico messo da Poteri esterni, un'altra è invece una figura designata dalle due forze politiche che hanno vinto le elezioni con consensi enormi e pienamente legittimanti.
Ettore De Conciliis – Movimento Nazionale per la Sovranità