Sono
contrario alla concessione del patrocinio e all’utilizzo dello stemma del
Comune di Melissano ad una manifestazione che si propone di tenere «tavole
rotonde e corsi di formazione come opera di sensibilizzazione sui diritti LGBTI
(lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali)».
La
concessione del patrocinio del Comune di Melissano costituisce una sostanziale
adesione sia ai contenuti che alla forma in cui il Gay Pride gallipolino si
svolge.
Condivido
in pieno il pensiero di Marcello Veneziani: «premesso il diritto dei gay di
manifestare, resta il problema: può lo Stato, la Regione, il Comune dare il
patrocinio al Gay Pride? Io dico di no. Perché una scelta che attiene alla vita
privata non può diventare una scelta sponsorizzata da un ente pubblico che è
espressione dell’intera cittadinanza».
Roberto
Tundo