Il Consigliere regionale PdL, Nino Marmo, vice presidente
del Consiglio regionale, ha diffuso la seguente nota.
“È sconcertante quanto denunciato
dal Presidente Nazionale di Azione Universitaria, Andrea Volpi in ordine
all’adozione da parte dell’Università di Bari, corso di laurea in Sociologia
del Diritto, di un testo obbligatorio che, curato dall’assessorato regionale al
Mediterraneo, con prefazione di Nichi Vendola, di fatto costituisce una sorta
di manifesto politico del suo movimento, con specifico riferimento a tematiche
etiche in queste settimane ampiamente sostenute dal nostro Governatore, ivi
comprese le adozioni gay.
Soltanto nelle dittature fondate sul
culto della personalità nelle Scuole pubbliche si adottano testi ideologici
firmati dal ‘caro leader’ a sua lode e gloria. Siamo cioè – tanto per
intenderci - sulla scia del ‘libretto rosso’ di Mao o del ‘libro verde’ di
Gheddafi, evitando di spingerci fino al ‘Mein Kampf’ di Adolf Hitler.
Ci manca soltanto di vedere
piazze irregimentate di masse di automi umani agitare al cielo all’unisono il
libro sacro del Vendola-pensiero, luce suprema d’intelletti appositamente
addomesticati.
Sarebbe interessante sapere quale ruolo abbia avuto
l’Assessore al Mediterraneo, alias all’Ideologia, in questa operazione da Terzo
Mondo, e magari anche se vi siano rapporti particolari con la Regione che
abbiano adiuvato questa autentica caduta di stile da parte dell’Università di
Bari e del suo Istituto in questione”.