La corrente rautiana, dalla prima metà degli anni ’70 fino
alla svolta di Fiuggi (1994) in provincia di Lecce è stata sempre molto
radicata nel territorio. Non ha mai vinto un congresso provinciale del Msi, ma
è stata sempre la protagonista di tutti i confronti interni al mondo missino. A
differenza dell’immagine di “duri e puri”, riservata ai militanti rautiani,
proprio con Pino Rauti la destra missina si sforzò di “andare oltre” il
nostalgismo per intraprendere un percorso politico-culturale di grande respiro.
Fu soprattutto tramite il quindicinale “Linea” che Pino
Rauti anticipò i temi del dibattito politico dando risposte “rivoluzionarie” ai
problemi del tempo.
Pochi ricordano, ad esempio, la nascita (1977) dei Gruppi di
Ricerca Ecologica, l’associazione ambientalista che da destra -per la prima
volta in Italia- analizzava le cause del depauperamento ambientale (ancora
prima che nascessero, a sinistra, Legambiente ed i Verdi). I Campi Hobbit, la
musica alternativa, l’impegno con le radio libere, le librerie di destra.
Fu proprio Rauti a “profetizzare” la fine del comunismo
ancora prima della caduta del Muro di Berlino, quando ancora il Pci si
contendeva la supremazia con la Democrazia Cristiana.
Ed ancora Rauti spronò il Movimento Sociale Italiano a
politiche ancora più sociali per ottenere i voti di quanti erano rimasti delusi
dalla sinistra. Il Msi -diceva Rauti- non deve andare a sinistra, deve invece
“sfondare a sinistra”. Discorso ardito per quegli anni, deriso anche all’interno
dello stesso Msi.
Rauti non aderì alla svolta di Fiuggi, come fece, invece, la
gran parte dei “rautiani” che diedero vita alla Destra Sociale.
Oggi lo ricordo con affetto e con gratitudine politica.
Lecce 1989 Casa del Mutilato. Manifestazione con Pino Rauti.
Da Sx Giuseppe Congedo ,
Massimo Basurto, Mimmo Schinaia e Roberto Tundo