Secondo
Gianni Alemanno “l’’unico modo per
difendere il Made in Italy nel nostro mercato è quello di imporre dei dazi e
dei contributi di solidarietà a tutte le merci che vengono prodotte senza vincoli ambientali e senza tutele sociali per
i lavoratori.
Le
nostre imprese non possono competere con produzioni che sono a bassissimo costo
perché trattano i lavoratori da schiavi e inquinano liberamente. E’ un vero e
proprio dumping sociale e ambientale quello che viene fatto da molti Paesi
emergenti e da molte multinazionali che sta devastando il commercio internazionale
e l’economia globale.
Dobbiamo
imporre un protezionismo intelligente non solo per difendere il nostro lavoro e
il nostro ambiente ma per imporre in tutti i Paesi la difesa dei diritti dei
lavoratori e della sostenibilità ambientale. In realtà, molti Paesi
industrializzati, come Giappone e USA, nascondono interventi di protezionismo
dietro cavilli normativi e clausole sanitarie. Lo sanno bene i nostri
produttori, soprattutto agroalimentari, che attendono e hanno atteso per anni
di esportare prodotti di ottima qualità su quei mercati. Solo il Governo
italiano prende alla lettera tutte le imposizioni del WTO e svende gli
interessi della nostra produzione per un quieto vivere internazionale”.
Intanto
Alemanno si prepara per le europee. Ieri sera è stato a Brindisi per un primo
incontro organizzativo con i dirigenti ed i militanti di Fratelli
d’Italia-Alleanza Nazionale presso il circolo “Cantieri Sociali” e martedì
prossimo sarà a Bari insieme a Gior
Nelle
foto, con Gianni Alemanno, Livia
Antonucci portavoce provinciale di FdI-An Brindisi, Cesare Mevoli componente dell’Assemblea Nazionale e Roberto Tundo componente della
Direzione Nazionale.