Per la Costituzione e per le
leggi italiane Flavio Tosi ha tutti i requisiti per candidarsi a sindaco tanto
è vero che i suoi concittadini lo hanno eletto alla guida di Verona. Questo
però non basta, alla sinistra pugliese che si arroga il diritto di distribuire
patenti di "democraticità". Cresciuti con il mito di Stalin -lo
spietato dittatore comunista- dopo aver inseguito per anni il sogno della
dittatura del proletariato, oggi continuano a cercare di imporre i loro veti in
nome di una presunta superiorità "culturale".
Quindi, tutti contro l’amministrazione comunale di Guagnano
rea dir aver proposto il conferire del Premio Terre del Negroamaro al sindaco di Verona, città che ospita Vinitaly, il Salone internazionale del vino.
Quindi, tutti contro l’amministrazione comunale di Guagnano
rea dir aver proposto il conferire del Premio Terre del Negroamaro al sindaco di Verona, città che ospita Vinitaly, il Salone internazionale del vino.
Per Sergio Blasi consigliere regionale del Pd "la scelta di
premiare Tosi sta minando l'immagine di Guagnano come città accogliente". Per
la segreteria provinciale leccese del Partito
Democratico sono a rischio “le idee di pace e di integrazione cui la nostra
terra vuole riconoscersi”. Per Anna Cordella, portavoce provinciale del
partito di Nichi Vendola "il profilo politico del sindaco scaligero e la
sua appartenenza ad un partito xenofobo e razzista mal si conciliano con la
manifestazione". Una vera e propria intimidazione nei confronti del
sindaco Fernando Leone
Per chi non lo ricorda, la sinistra leccese è quella che difendeva il diritto dell'Universita di Lecce ad invitare, quale relatore ad un convegno, Renato Curcio uno dei leader delle famigerate Brigate Rosse. Quelle Brigate Rosse che commisero gli omicidi di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola uccisi a Padova nella sede del Msi, e di Aldo Moro e dei cinque uomini della scorta (solo per citarne alcuni).
Per chi non lo ricorda, la sinistra leccese è quella che difendeva il diritto dell'Universita di Lecce ad invitare, quale relatore ad un convegno, Renato Curcio uno dei leader delle famigerate Brigate Rosse. Quelle Brigate Rosse che commisero gli omicidi di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola uccisi a Padova nella sede del Msi, e di Aldo Moro e dei cinque uomini della scorta (solo per citarne alcuni).
Capito da che pulpito viene la
predica?
Roberto Tundo, componente della Direzione
Nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale