9 Febbraio 2017. Trentaquattro anni fa moriva
Paolo Di Nella, nel giorno del suo ventesimo compleanno. Colpito di spalle, al
cranio, nella notte del 2 febbraio 1983 da due esponenti dell’Autonomia Operaia
mentre in piazza Gondar (quartiere Trieste Salario) affiggeva manifesti per
restituire ai cittadini l’area pubblica di Villa Chigi, Paolo entra in coma per non svegliarsi più.
Quella di Paolo Di Nella fu
l’ultima morte degli anni di piombo, quegli anni in cui uccidere un fascista
non era reato. Ma fu l’ultima non tanto perché per la prima volta anche le
istituzioni si accorsero dell’ennesimo delitto contro un giovane missino, ma
perché fu proprio il mondo missino di allora a dire basta, a rinunciare non
alla giustizia ma alla vendetta: fu deciso, nel nome di Paolo, di interrompere
la spirale della violenza e del sangue, in attesa che arrivasse la giustizia.
Ma questa, purtroppo, invece non arrivò mai.