La Lega ha dimostrato, con il suo consenso, due cose importanti: la
prima che è finalmente un Partito nazionale, interclassista, multiterritoriale,
capace sì di arrivare alla pancia, ma anche al cuore e al cervello di milioni
di italiani; la seconda, che un centrodestra non berlusconiano è possibile e
anche vincente.
Questo va ribadito tanto a chi
sosteneva che nessun meridionale avrebbe mai votato il Partito del Nord, quanto
a chi non riteneva possibile il "sorpasso", assumendo l'eternità
(sovrannaturale prima che politica) di Silvio Berlusconi.
Il Movimento Nazionale per la
Sovranità aveva visto giusto già quando, a novembre, ha messo in campo
l'accordo per fare, del progetto Salvini Premier, il grande contenitore del
sovranismo identitario italiano.
PS: in Puglia sono stati eletti 3
parlamentari, nessuno dei tre "paracadutato" dal lombardo-veneto come
capziosamente qualcuno ha ipotizzato un mese fa per giustificare il proprio
disimpegno.
(La riflessione è dell’amico,
nonché militante del Movimento Nazionale per la Sovranità, Ettore De Conciliis,
“adattata” al contesto pugliese).