mercoledì 28 febbraio 2018
martedì 27 febbraio 2018
SONO DEL MNS, CANDIDATO CON LA LEGA
Approfitto di una breve pausa dai giri elettorali per
condividere con voi qualche osservazione sul voto alla Lega.
Sì certo, ci sono diffidenze, alcune comprensibili, alcune
anche legittime, nel votare al Sud un Partito come la Lega. E allora, chiariamoci:
1. Quella che si presenta non è più (solo) la Lega (Nord),
ma è un cartello elettorale che punta alla elezione del nuovo Presidente del
Consiglio: la Lega per Salvini Premier. Cambia poco, dirà qualcuno, e invece
no. Questo è un progetto che si è radicato al Sud, da almeno un paio d'anni,
attraverso la aggregazione di Noi con Salvini, e poi si è implementato aprendo
al Movimento Nazionale per la Sovranità, forza politica di cui mi onoro di far
parte, che è anche garanzia di una sensibilità nazionale è sociale. Oltretutto
sostengono questa lista anche mondi autonomisti, come il Partito Sardo
d'Azione, quelli sindacali come la UGL, realtà politiche come il Fronte
Identitario, segmenti associativi del mondo dell'impresa e dello Sport. Non è
quindi più un Partito, nello specifico quello del Nord, ma assomiglia più ad un’area,
un Polo politico. Il Polo Sovranista che, almeno noi, abbiamo auspicato e
fortemente voluto.
2. Salvini è un grande leader politico, fosse altro perché
ha "preso" un Partito nella sua fase storica peggiore, quando cioè
stava sotto il 4% nazionale, e lo ha portato in poco tempo a, come dicono tutti
i sondaggi, sfiorare il 15%. Non si ottiene un risultato del genere senza
parlare un linguaggio autenticamente nazionale, percepibile ad ogni latitudine
e longitudine. Il raggiungimento di tanto consenso è, per sua natura, un
fenomeno interterritoriale e interclassista, diffuso tanto fra i ceti
produttivi che nelle famiglie, tanto nel Nord quanto nel Centro e nel Sud,
tanto nel benessere quanto nella difficoltà.
3. Il Centrodestra si appresta a vincere le elezioni,
confidando che questa pessima legge elettorale gli conferisca una adeguata
maggioranza autonoma. Il voto alla Lega, quindi, ha anche questa doppia
funzione politica: da un lato sarà garanzia anti-inciucio, laddove ci sia la
tentazione di ulteriori e deleterie larghe intese, dall'altro sarà il tentativo
di creare un Centrodestra di Governo, se, come credo, i numeri ci saranno,
diverso da quello berlusconiano, cioè liberaldemocratico ed europeista in salsa
PPE. Anche in questo, seriamente, il Sud ha tutto da guadagnare.
4. Il Sud vive disagi antichi, asimmetrie storiche e
ingiustizie ataviche. Le risposte che le classi dirigenti meridionalissime
hanno dato fino ad ora si sono rivelate insufficienti, carenti, inadeguate. La
ricerca di un nuovo interlocutore politico, a questo punto, mi sembra
tutt'altro che avventuriera o temeraria: se le soluzioni vecchie non hanno
risolto i problemi vecchi, prima o poi dovrà venire il tempo di ricercare nuove
interpretazioni e nuove proposte.
5. Fra le grandi questioni del nostro tempo, che riguardano
tutto il Paese e in particolare le sue aree più in difficoltà come il
Mezzogiorno, vi è il tema dei flussi migratori. Oggi solo la Lega rappresenta
la risposta a questo problema. Gli altri Partiti che pur propongono soluzioni
per fermare l'invasione, non avranno mai la stessa rappresentatività
parlamentare della Lega, che fra 2 settimane, come minimo, disporrà di 150 fra
deputati e senatori. Rinforzare la Lega significa rinforzare la più incisiva e
concludente forza politica che può arginare l'inquietante processo di
sostituzione di popolo che portano avanti le Sinistre, con la assoluta
insipienza del M5S sul tema.
6. Allo stesso modo del punto precedente, la Lega sarà la
più significante forza politica nell'arginare la Unione Europea che, attraverso
il vincolo esterno, autorizzazioni, direttive, circolari, raccomandazioni e
imposizioni passa attraverso e sopra la nostra Autonomia, il nostro Ordinamento,
la nostra Legge, la nostra Democrazia, la nostra Carta Costituzionale, la
nostra Sovranità, la nostra stessa Indipendenza Nazionale. Il Sud ha bisogno di
spesa pubblica, di investimenti, di interventi, di valorizzazione, di risorse
che MAI ARRIVERANNO finché al vertice della filiera istituzionale e legislativa
ci saranno i burocrati di Bruxelles, i poteri della Tecnofinanza, le regie
occulte, che hanno più a cuore il rigore dei conti che il benessere diffuso.
Sinceramente, a questo punto, non mi interessa molto di un
coretto da stadio o dei pittoreschi giuramenti di Pontida. Il voto alla Lega è,
oggi, il voto politico più sensato per il Paese, in particolar modo per il Sud.
Ettore De Conciliis, candidato del Movimento Nazionale per
la Sovranità nella lista della Lega
mercoledì 21 febbraio 2018
lunedì 19 febbraio 2018
IL MOVIMENTO NAZIONALE per la SOVRANITA' VOTA LEGA
La Lega è sempre stata
all’opposizione contro i governi tecnici e di larghe intese che si sono
susseguiti dal 2011 fino ad oggi. È stata l’unico partito di centrodestra a
votare contro il Fiscal Compact (il peggiore trattato europeo che distrugge la nostra
economia) e contro la Legge Fornero. Nel nostro schieramento nessuna altra
comunità politica può vantare questa nettezza di percorso.
In più Matteo Salvini ha avuto il
coraggio di attuare una vera e propria rivoluzione politica. Ereditata da Bossi
e da Maroni una “Lega Nord” ormai al collasso, ridotta al 4% e colpita dagli
scandali, ha saputo rigenerarla, spostandola sempre più dalle vecchie posizioni
secessioniste a quelle della difesa della sovranità e della identità nazionale.
Il compimento di questa trasformazione è avvenuta con la cancellazione delle
parole “Nord” e “Padania” dal simbolo e dall’annuncio della nascita della “Lega
per Salvini Premier” con la definitiva cancellazione di ogni richiamo alla
secessione (nei fatti già da tempo abdicata in favore di un condivisibile
federalismo perseguito con normali metodi democratici). Lo slogan “PRIMA IL
NORD” è stato cancellato per fare posto a “PRIMA GLI ITALIANI”.
La “Lega per Salvini Premier” è
un’aggregazione politica che difende più di ogni altra la Sovranità nazionale e
le autonomie locali, i nostri confini dall’invasione degli immigrati, la nostra
economia dai diktat di Bruxelles e il nostro lavoro dalla concorrenza sleale
creata da una Globalizzazione senza freni. È il difensore più deciso dell’identità
culturale degli italiani, dei valori tradizionali, della sicurezza contro la
criminalità e il terrorismo fondamentalista. La Lega garantisce anche il Sud,
dando alle regioni meridionali quell’autonomia necessaria per uno sviluppo
fondato sulla propria identità e sulle proprie potenzialità.
Questa trasformazione non è
frutto di un’invenzione elettorale, ma di un percorso difficile e anche
doloroso che è stato scandito a partire dalle elezioni europee del 2014,
attraverso congressi, lacerazioni interne e nuove aggregazioni. Matteo Salvini
e la sua classe dirigente hanno testimoniato questa trasformazione percorrendo
in lungo e in largo tutta la nostra Penisola, schierandosi a fianco delle
popolazioni meridionali su tante battaglie sociali e territoriali, facendo
eleggere centinaia di consiglieri comunali in tutta Italia.
Tutto questo ha fatto sì che
sotto le insegne della nuova Lega si ritrovassero non solo i militanti leghisti
e quelli di “Noi con Salvini”, ma una vasta aggregazione di forze politiche e
sociali, di donne e uomini liberi. Nelle liste della Lega troviamo Alberto
Bagnai, il più famoso tra gli economisti che portano avanti la critica
all’ideologia neo-liberista perseguita dall’UE, gli esponenti del Partito
Liberale Italiano con le sue forti radici risorgimentali e del Partito Sardo
d’Azione, i dirigenti del sindacato di destra UGL e dei sindacati di polizia,
esponenti politici provenienti da tutti i partiti del centrodestra. E ci siamo
anche noi del Movimento Nazionale per la Sovranità.
Il nostro Movimento, nato meno di
un anno fa dalla confluenza di molte esperienze politiche provenienti dal mondo
della Destra, ha compiuto fin dal suo Congresso di fondazione una chiara scelta
sovranista, come testimoniato dal nome stesso. Oggi giunge all’approdo di
questo percorso schierando 11 candidati nelle liste elettorali della Lega, il
maggior numero di candidati ottenuti in questa aggregazione da una formazione
esterna. È naturale che la Destra nazionale e popolare approdi nelle liste
leghiste. Chi crede nella Nazione non può non schierarsi con chi rivendica con
più forza la Sovranità nazionale e popolare, chi è di Destra non può non
combattere contro ogni tentazione di “inciucio” con la Sinistra.
IL MOVIMENTO NAZIONALE PER LA
SOVRANITÀ INVITA TUTTI GLI ITALIANI CHE VOGLIONO ESSERE “PADRONI A CASA NOSTRA”
A VOTARE LA “LEGA PER SALVINI PREMIER”
sabato 10 febbraio 2018
giovedì 1 febbraio 2018
SONO DEL MNS E IL 4 MARZO VOTO LEGA
🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 FdI non ha voluto avere nessun rapporto con noi (ordine della Meloni); con Forza Italia non abbiamo voluto noi alcun accordo; con la Lega di Matteo Salvini abbiamo raggiunto una intesa per queste elezioni politiche: in nome della Sovranità Nazionale, Prima gli Italiani!
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