venerdì 3 giugno 2011

FARE VERDE: "SI" PER ABOLIRE IL NUCLEARE

Il referendum sul nucleare non sia strumentalizzato da forze politiche impegnate a far cadere il Governo in carica. La scelta di fermare definitivamente il nucleare in Italia deve essere una scelta storica e corale di tutti gli italiani, di destra, di centro e di sinistra. 

Il nucleare in Italia è sostenuto in modo trasversale da personalità di destra e di sinistra: da Chicco Testa a Stefania Prestigiacomo, da Veronesi a Scajola, da Margherita Hach a Silvio Berlusconi. 
I poteri economici interessati all'affare nucleare sono stati in grado di influenzare qualsiasi Governo di qualsiasi colore politico: ricordiamo che fu il Governo Prodi ad autorizzare i primi investimenti dell'Enel in nucleare slovacco e che, stando a WikiLeaks, anche Bersani lavorò da Ministro al ritorno dell'atomo in Italia. 
È già accaduto in Sardegna che una mobilitazione ampia e trasversale consentisse un risultato referendario mai registrato prima: quorum superato ampiamente e 98% di SI per fermare il nucleare. 
Il 12 e il 13 giugno tocca a tutti gli italiani, senza distinzioni ideologiche e di partiti: l'unità dell'Italia si esprima in un coro di "SI" per fermare il nucleare e varare una politica energetica basata su risparmio e fonti rinnovabili. Anche perchè si tratta dell'unica politica capace di futuro, come ampiamente dimostrato da una potenza industriale come la Germania, che ha già spento 7 dei suoi reattori nucleari e che spegnerà gli altri entro 2022: in dietro non si torna. 
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