mercoledì 31 ottobre 2018

OGGI SI VOTA PER LA PROVINCIA DI LECCE


Senza le storture introdotte dalla Legge Delrio, sonoramente bocciata dagli italiani con il Referendum del 4 dicembre scorso, oggi, mercoledì 31 ottobre, i cittadini di 74 Province italiane avrebbero avuto la possibilità di esercitare il loro diritto di voto. Non sarà così, proprio a causa di questo tentativo di riforma rimasto incompiuto, che è servito soltanto a trasformare le Provincie in Enti di secondo livello, spolpate delle risorse necessarie per far fronte alle immutate incombenze. Alle urne, per il rinnovo degli organismi sovracomunali si potranno recare solo sindaci e consiglieri comunali.
L’Italia è una Nazione fragile: strade a pezzi, ponti che crollano, edifici scolastici chiusi perché privi di un adeguato livello di sicurezza. L’indebolimento delle Province è una delle cause di questa situazione, per questo è necessario restituire ai cittadini la sovranità di poter scegliere direttamente i propri rappresentanti, giudicandoli per il loro operato.

mercoledì 17 ottobre 2018

UNA PETIZIONE PER IL VETO ITALIANO AL BILANCIO EUROPEO


Il Governo italiano è impegnato in una trattativa molto dura con la Commissione, avendo proposto una manovra economica finanziaria che prevede un rapporto Deficit/Pil superire a quello previsto dai Trattati europei. Il 2,4% di rapporto Deficit/Pil, previsto per manovra governativa, è infatti nettamente superiore al 1,6% proposto inizialmente dal Ministro Tria, in linea con il Fiscal Compact che prevede un progressivo avvicinamento al pareggio di bilancio. Ad inizio Ottobre i commissari Dombrovskis e Moscovici hanno scritto una lettera al Governo italiano contestando il DEF, giudicandolo addirittura una “preoccupante” deviazione rispetto al percorso di Bilancio auspicato dall’UE. Al contrario è necessario che il Governo prosegua sulla strada intrapresa con la manovra economica, per rispettare la sovranità popolare che con il voto del 4 Marzo ha conferito un mandato chiaro per tornare a crescere rilanciando economia ed occupazione. Non solo: è evidente a tutti che con le politiche di austerity sarà impossibile per l’Italia uscire da una crisi economica che dura ormai da dieci anni.
Alla luce di questo scenario il Movimento Nazionale per la Sovranità propone in tutte le piazze d’Italia una Petizione popolare per chiedere al Governo Italiano di far sentire la propria voce, al punto di esercitare il diritto di veto sul Quadro finanziario pluriennale UE 2021/2027 la cui approvazione è disciplinata dall’art. 312 TFUE (Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea) che richiede l’unanimità degli stati membri per questa votazione in sede di Consiglio europeo.
Il Movimento Nazionale per la Sovranità chiede che le Camere adottino una Risoluzione che impegni il Governo italiano ad esercitare il diritto di veto sul QFP, come strumento negoziale, non solo per indurre la Commissione europea a correggere la proposta di bilancio che prevede tagli di 3,6 miliardi di euro per la nostra agricoltura e nuove complicazione burocratiche per accedere ai fondi per lo sviluppo, ma soprattutto per rivedere tutti i Trattati che minano la nostra sovranità nazionale, ottenendo l’approvazione del Documento economico e finanziario presentato dal nostro Governo.
Il voto sul Quadro finanziario pluriennale è l’unica occasione in cui l’Italia può far valere il proprio diritto di veto, costringendo la Commissione europea e gli Stati del Nord Europa a riconsiderare globalmente la politica economica di austerity che sta da tempo strangolando la nostra Nazione.
PETIZIONE POPOLARE PER IL VETO ITALIANO SUL BILANCIO EUROPEO (ai sensi dell'art. 50 Costituzione)
Al Presidente della Camera, On. Roberto Fico
Al Presidente del Senato, Sen. Maria Elisabetta Casellati
Noi sottoscritti cittadini italiani,
premesso che :
- la proposta della Commissione europea del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale UE 2021-2027, anche per effetto della Brexit, prevede per l’Italia tagli strutturali ai fondi per le politiche agricole, pari a più di 3,6 miliardi di euro;
- i tagli al finanziamento della PAC (Politica Agricola Comune) applicati agli aiuti diretti in agricoltura, al fondo di sviluppo rurale e al fondo europeo per la pesca, metterebbero in ginocchio tutta l’agricoltura italiana;
- questi tagli sarebbero parzialmente compensati da un aumento del 6% (pari a 2,4 miliardi di euro) delle risorse destinate all’Italia dal fondo europeo di sviluppo regionale e dal fondo sociale europeo, ma tale recupero potrebbe rivelarsi illusorio per l’aumento delle condizionalità poste dalla Commissione europea per attingere a tali risorse;
- il nostro sistema-paese ha sempre avuto grandi difficoltà a utilizzare i fondi strutturali europei per carenza di progettualità e di programmazione: questa storica insufficienza potrebbe aumentare pesantemente a fronte dei nuovi vincoli posti dalla Commissione europea per impiegare tali risorse;
- il Governo italiano è impegnato in una dura trattativa con la Commissione Europea per far approvare una manovra finanziaria che prevede un rapporto deficit/PIL superiore a quello previsto dagli attuali Trattati europei, ma necessario per rispettare gli impegni elettorali e per rilanciare l’economia e l’occupazione in Italia.
chiediamo al Parlamento italiano:
- di approvare una Risoluzione che dia mandato al Governo italiano di esercitare il “diritto di veto” sul Quadro Finanziario Pluriennale dell’Unione Europea, secondo quanto previsto dall’art. 312 par. 2 del TFUE (Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea) che richiede l’unanimità degli Stati Membri per questa votazione in sede di Consiglio europeo;
- di mantenere questo veto fino a quando non saranno ridotti i tagli previsti per i finanziamenti all’agricoltura italiana e i vincoli per l’utilizzo dei fondi per lo sviluppo delle nostre regioni, e fino a quando la Commissione europea non accetterà di rinegoziare con il nostro Governo tutti i Trattati che bloccano la crescita economica e occupazionale nella nostra Nazione, cominciando con l’approvazione degli interventi per lo sviluppo previsti nella prossima Legge Finanziaria.

martedì 16 ottobre 2018

UN SEMINARIO PER DEFINIRE IL SOVRANISMO


Il termine “Sovranismo” è ampiamente usato ed abusato sui media italiani ed europei. Ma in realtà non esiste una precisa definizione politica di questo termine, se non quella di “un orientamento politico che sostiene la preservazione o la ri-acquisizione della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in contrapposizione alle istanze e alle politiche delle organizzazioni internazionali e sovranazionali.” Questa indefinizione permette facili confusioni con i termini “populismo” o “nazionalismo”, se non “xenofobia”.
Per questo motivo il Movimento Nazionale per la Sovranità ha deciso di organizzare per sabato 20 e domenica 21 ottobre a Frascati (Villa Tuscolana) un Seminario di studio, intitolato appunto: “Le Chiavi di Casa – definire il Sovranismo”, con 42 relazioni illustrate da 65 personalità, che vanno dai dirigenti del Movimento, a professori universitari, intellettuali, fino a figure storiche della Destra italiana.

Sabato 20 e domenica 21 ottobre 2018 – Frascati (Villa Tuscolana)
LE CHIAVI DI CASA
Seminario di studio per definire il sovranismo
Parte prima: Globalismo e sovranismo
1. Tutto parte da Carl Schmitt. La Sovranità come principio politico fondante.
- Gennaro Malgieri
2. Lo sfruttamento senza limiti. Come il capitalismo globale cancella le identità e tradisce le sue promesse.
- Diego Fusaro
3. Ascesa e declino del mondo globale. Governare la globalizzazione con la sovranità popolare e nazionale.
- Salvatore Santangelo, Aldo Di Lello
4. Il popolo contro le elite. Il populismo come risveglio della democrazia.
- Chicco Costini
5. Tra Oriente ed Occidente. Universalismo e sovranismo per un nuovo umanesimo identitario.
- Gianfranco Gentetsu Tiberti
6. La Croce e la Mezzaluna. La sfida tra fondamentalismo islamico e identità cristiana.
- Alessandro Meluzzi, Benedetto Tusa
7. Il denaro non governa. Politica, economia e ambiente nel pensiero sociale della Chiesa.
- Pier Paolo Saleri
8. Il tradimento di Bruxelles. Perché l’Unione Europea si è allontanata dall’ideale europeo
- Marco Cerreto
9. La fine di un incubo, l’inizio di un sogno. Dall’Europa delle lobby all’Europa dei popoli.
- Livio Marrocco
10. Il virus si diffonde. Mappa dei movimenti sovranisti in Europa
- Antonio Rapisarda, Vito Ippedico
11. Trump ci ha insegnato qualcosa? Globalizzazione e concorrenza sleale
- Eugenio D’Amico
12. Contro l’usura: Ezra Pound aveva ragione. Il dominio delle Banche e della finanza sul lavoro e sull’economia reale.
- Luigi Ciatti
13. Oltre il politicamente corretto. Comunicare il Sovranismo oltre il trust mediatico.
- Domenico Campana, Silvia Cirocchi
14. Chi decide sui confini dell’umano? Intelligenza artificiale, bio-tecnologie e sovranità scientifica e tecnologica.
- Ciccio Rizzo, Marina Trimarchi
15. Sovranità alimentare e modelli di sviluppo. Superare il mondialismo agricolo, restituire un futuro ai nostri territori
- Simone Vieri, Stefano Masini, Cesare Mevoli
16. I tre pilastri di una Nazione: Identità, Comunità, Sovranità. Il fondamento identitario e comunitario del Sovranismo
- Silvano Moffa
Parte seconda: Il movimento sovranista in Italia
17. La morte della Patria. Ragioni storiche e culturali della sottomissione italiana.
- Roberto Menia
18. Come siamo arrivati a questo punto. Perché gli italiani hanno rinunciato alla sovranità
- Marcello De Angelis
19. L’identità dell’universale. Le radici e il presente della nostra identità nazionale.
- Pietrangelo Buttafuoco
20. La sovranità appartiene al popolo. Il sovranismo costituzionale e la teoria del vincolo esterno.
- Romina Raponi
21. Presidenzialisti e federalisti. Autonomie locali e sovranità per un nuovo modello di Stato e di burocrazia.
- Mario Landolfi
22. La militanza come stile di vita. Come rigenerare i movimenti politici e la partecipazione.
- Brian Carelli, Livio Proietti
23. Il paradigma del cambiamento. Il passaggio dal centrodestra della seconda Repubblica al Polo sovranista.
- Claudio Barbaro, Franco Bevilacqua, Pino Scianò
24. Un’Italia veramente unita. Questione meridionale e questione settentrionale.
- Antonio Tisci, Annalisa Maregotto, Antonio Pasquini, Marco Botta
25. Nord/Sud. Un nuovo Patto, un altro Racconto.
- Pasquale Viespoli
26. La sovranità personale e i diritti del cittadino. Legittima difesa, diritto alla giustizia, privacy, corretta l’informazione e limiti all’imposizione fiscale.
- Domenico Nania, Domenico Naccari, Ettore De Concilis
27. Abbiamo di nuovo bisogno di Keynes. Per una vera economia sociale di mercato.
- Antonio Rinaldi
28. Crescere rimanendo noi stessi. Un modello di sviluppo identitario fondato sul mercato interno oltre il dogma dell’export
- Antonio Triolo
29. L’equivoco delle privatizzazioni e liberalizzazioni. Come ricostruire l’economia mista e salvare il ceto medio dalle deregulation della sinistra
- Ferrante De Benedictis, Giorgio Ciardi
30. Piedi per terra. Ricostruiamo la classe media per mantenere la pace, non solo sociale
- Mitt Dolcino
31. Outlet Italia. Cronache di un paese in (s)vendita.
- Gianmaria Fara
32. Sovranità, multinazionali e Pmi. Come gestire prede e predatori a vantaggio dei popoli.
- Maurizio Gustinicchi
33. L’impresa come comunità. Il valore dell’impresa, i diritti del lavoro e la partecipazione
- Giovanni Zinni, Francesco Martucci
34. I mondi vitali della welfare community. Terzo settore, sussidiarietà e diritti sociali.
- Alberto Manelli
35. La Salute, un diritto in pericolo. Come difendere la Sanità italiana dagli attacchi dell’ideologia neo-liberista.
- Gianluca Vignale
36. L’inverno demografico. Vita e famiglia per dare un futuro all’Italia
- Gianluca Porta, Sabina Bonelli
37. L’emergenza educativa. Il sistema scolastico e la trasmissione dell’identità culturale
- Leonardo e Michele Giordano
38. Sono Italiano, parlo Italiano. La lingua, architrave dell’identità nazionale.
- Roberto Pecchioli
39. La più bella e la più massacrata. Arte, cultura, paesaggio e ambiente come identità del territorio italiano.
- Stefano Masi, Giulia Ciapparoni
40. Tra il Mediterraneo e l’Europa. Una nuova politica estera per l’Italia.
- Biagio Cacciola, Ettore Boffelli
41. Il bisogno di confini. Immigrazione e nomadismo come strumenti per cancellare identità e legalità.
- Paolo Diop, Marcella Amadio
Conclusioni
Un fantasma si aggira per l’Europa (e in tutto il Mondo). Definizione culturale e progetto politico del Sovranismo
- Gianni Alemanno

lunedì 8 ottobre 2018

DEBITO PUBBLICO

IL DEBITO PUBBLICO

- Con la sinistra al governo é fonte di sviluppo socio economico. 

- In tutti gli altri casi é un disastro che peserà sui nonni, sui figli, sui nipoti... 

- Ecco perché siamo contrari all'uso delle sostanze psicotrope! 

🇮🇹 Movimento Nazionale per la Sovranità - Lecce


martedì 2 ottobre 2018

OGGI E' LA FESTA DEI NONNI


Istituita in Italia nel 2005, quale momento per celebrare l'importanza del ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie e della società in generale. La scelta della data non è casuale; il 2 ottobre infatti, secondo il calendario liturgico cattolico, si celebrano gli Angeli custodi.