venerdì 29 gennaio 2016

REPETITA IUVANT. CONSORZI DI BONIFICA: LA TASSA PERFETTA!


Nel mese di maggio dello scorso anno, in Puglia si sono tenute le elezioni regionali che hanno confermato il centrosinistra alla guida della Puglia. Appena il tempo di proclamare gli eletti e ai contribuenti pugliesi sono stati recapitati gli avvisi per pagare il tributo per i Consorzi di Bonifica. Una grande furbata! Il tributo per l'anno 2014 -poi seguiranno gli avvisi per il 2015 e per il 2016- "nato" sotto il governo di Niki Vendola è emerso ad elezioni ultimate, giusto per non intralciare la marcia di Emiliano candidato alla guida della Regione Puglia.
Quindi, nel Salento, nello scorso mese di luglio ai contribuenti dei due Consorzi di Bonifica salentini è stato chiesto di pagare quasi dieci milioni di euro (sei milioni di euro per il Consorzio di Bonifica dell'Arneo, tre milioni e centomila euro per il Consorzio di Bonifica Ugento - Li Foggi). A moltissimi contribuenti dei due Consorzi di Bonifica salentini è stato chiesto di "contribuire" per il solo fatto di essere possessori di terreni o di abitazioni rurali (addirittura il contributo per il miglioramento fondiario è stato imposto anche a chi è possessore di un'abitazione nel centro storico) per servizi che non hanno apportato alcun beneficio ai propri beni.
E' compito del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano (magistrato), interpretare il malessere dei pugliesi e provvedere a mettere fine a questa persecuzione fiscale. Dodici anni fa la Regione Puglia, per gli stessi motivi di oggi, decise di bloccare tutte le "cartelle" emesse dai Consorzi di Bonifica. Dodici anni fa, ed oggi ? 
"Caro" Presidente, sono trascorsi sette mesi ed ancora la Regione Puglia non ha emesso alcun provvedimento che sospenda la riscossione di quegli avvisi. Cosa pensi di fare? Le ingiustizie, come vedi, non sono un’esclusiva del governo di Roma che toglie i soldi promessi per la Sanità e concede autorizzazioni petrolifere per trivellare vicino alle coste della Puglia.

Roberto Tundo componente del Comitato Promotore di Azione Nazionale

giovedì 28 gennaio 2016

AN ADERISCE AL FAMILY DAY

Il movimento Azione Nazionale sarà in piazza sabato 30 gennaio per partecipare al Family Day "senza simboli politici e di partito" e con oltre venti associazioni al seguito. "In un Paese che vive di stenti il premier Renzi invece di promuovere una vera politica di supporto alle famiglie s'inventa la falsa priorità delle adozioni gay", dichiarano in una nota il portavoce nazionale, Fausto Orsomarso, e i componenti del consiglio direttivo, Sabina Bonelli e Mario Ciampi.
"Per noi di Azione Nazionale non esiste nessun diritto all'adozione da parte di coppie omosessuali, semmai esiste e va tutelato il diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà. Il Ddl Cirinnà è inoltre un pasticcio con evidenti tratti di incostituzionalità dati dall'equiparazione tra matrimonio e unioni civili e dietro la Stepchild Adoption, si nasconde in realtà la volontà di promuovere la pratica dell'utero in affitto e della fecondazione eterologa anche in Italia".

Aderiranno al Family Day insieme ad Azione Nazionale, l’ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, il Centro di cultura e politica "Controcorrente", la Scuola Politica, l’Associazione culturale Alphaomega, l’Area Blu- Napoli, Nuove Frontiere, Secolo Trentino-La terra degli avi, Pronti per il Sud, Istituto “Nova Civitas”, C.T.I.M. Comitati Tricolore per gli italiani nel mondo, Nuove Socialità-Napoli, Nuova Italia Piemonte, Centro studi Tradizione partecipazione, Tradizione e libertà-Genova, Area Rieti, Stella del Sud, Associazione Cives Romanus, Rotta Futura, Nuove Prospettive, Nazione Sovrana, Mezzogiorno Nazionale, Valore Comune, Centro Studi La Contea.

mercoledì 27 gennaio 2016

DOPO LA XYLELLA, L'OLIO TUNISINO !

Altro che valorizzazione della vocazione agricola del Salento. Prima il colpevole ritardo per fronteggiare la diffusione della Xylella Fastidiosa, poi l’accordo per l’importazione di olio tunisino a dazio zero. “Azione Nazionale” è al fianco della protesta degli olivicoltori salentini (ed italiani).

La Commissione commercio internazionale del Parlamento Europeo con un voto a larghissima maggioranza, 31 voti a favore, sette contrari e una sola astensione, (con il voto favorevole di tutto il Partito Democratico, di Forza Italia e dei vari gruppi del Partito Popolare Europeo), ha approvato l’importazione, senza alcun dazio, di una quota annua di 35.000 tonnellate di olio d’oliva tunisino. Questa ulteriore quota -si aggiunge alle 56.700 tonnellate annue già previste dall’accordo di associazione fra Unione Europea e Tunisia- sarà in vigore per il 2016 e 2017.

Manca solo il voto definitivo dell'assemblea plenaria di Strasburgo, previsto per fine febbraio, e la “micidiale” decisione sarà definitiva.