sabato 5 novembre 2011

IL PENSIERO DELLE DESTRE? IL WIKI CATALOGO E' QUESTO!

L'Uomo Qualunque, Almirante e l'Msi, Pino Rauti e i Far, Achille Lauro, il Fuan, Il Borghese, Beppe Niccolai, Ordine Nuovo, piste false e bombe vere, il Manifesto dei conservatori, il Fronte, i Campi Hobbit, An e ritorni di fiamma, Fini e la fine.
In Italia, si contano tante (troppe) destre: tradizionalista, cattolica, pagana, utopista, radicale, nazional-popolare, liberalconservatrice, fascista, neofascista, estrema, ordinovista, monarchica, populista, esoterica, neocomunitarista, antiutilitarista, sociale, missina, ecologista, «nuova», liberale, berlusconiana. Funambolismi lessicali che nascondono diverse e spesso antitetiche visioni del mondo accomunate forse solo da una cultura anti-egualitaria. E, c'è da aggiungere, ricompattate per lungo tempo attorno a un unico nemico: l'ideologia comunista. Scomparsa la quale, seppure ancora evocata, anche l'ultimo fronte comune è crollato. Per il resto, è da tempo che si cerca di accordarsi su alcuni valori chiave capaci di dare sostanza politica e filosofica alla triade Dio-Patria-Famiglia (e con qualche distinguo Mercato), e cioè: difesa dell'Identità (qualsiasi essa sia), rispetto delle Radici (qualsiasi esse siano), salvaguardia delle Differenze, esaltazione delle Diversità, sostegno a una molteplicità di Uguaglianze e di Libertà.
Ma ora per mettere ordine nella Grande Casa delle Destre, ecco che la «Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» pubblica il volume digitale di Bozzi Sentieri Bibliodestre. Una storia attraverso i libri (1945-2010), una bibliografia di oltre 200 pagine sulle destre italiane (www.fondazionespirito.it/bibliodestre-una_storia_attraverso_i_libri.pdf). Come scrive Mario Bozzi Sentieri nella premessa «La lettura cronologica e tematica delle fonti, comprese quelle manifestatamente avverse, sollecita una visione complessiva di quelle esperienze, offrendo nel contempo l'immagine della dinamicità, delle contraddizioni, delle ambizioni espresse da quel mondo, anche nei momenti di maggiore emarginazione politica e di minorità culturale»