sabato 19 novembre 2011

LO SPREAD E LA SOVRANITA' NAZIONALE

"La sovranità appartiene al popolo". Così recita la nostra Costituzione e così prevede la democrazia. Ma oggi le democrazie occidentali subiscono uno svuotamento di sovranità ad opera delle tecnocrazie. Poteri invisibili speculano sui debiti, sui titoli di stato, sulle azioni: lo "spread" è il nuovo totem con cui si costringono governi legittimamente eletti dai popoli ad approvare in tutta fretta misure impopolari e subito dopo li si abbatte per sostituirli con governi non legittimati dal consenso popolare e affidati ad esponenti di quelle stesse tecnocrazie che ci hanno mandato in malora.
E' un disegno diabolico e sovversivo. Se osi opporti lo spread schizza di nuovo su, ti mandano sull'orlo del baratro, i risparmi delle famiglie e il credito alle imprese vanno a puttane e tu vieni additato come "nemico del Paese".
Così, per senso di responsabilità nazionale, finisci a fare per amor di Patria quello che intimamente sai che non è giusto fare.
Ti fanno appoggiare per interesse nazionale un progetto di potere antinazionale. Ma non hai alternative e lo fai. Almeno per un po'. In attesa che il potere torni al Popolo sovrano. Che decida: destra o sinistra non importa, ciò che importa è riportare il cuore della sovranità dalla tecnocrazia alla democrazia.
"E' un tempo da lupi e finiti gli eroi, questo è un tempo per noi"!
Carlo Fidanza