sabato 3 maggio 2014

EUROPEE 2014: A PROPOSITO DI IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

La lotta all’immigrazione clandestina è una delle “battaglie” che la destra porta avanti da anni. Dagli anni Novanta, per la precisione, quando nel Movimento Sociale Italiano Pino Rauti, per primo, sollevò il problema che, allora, era presente sono nelle Nazioni del nord Europa. Lotta all’immigrazione clandestina, non agli immigrati regolari, come lo stesso Rauti precisò in più occasioni. La destra italiana, come è noto, non ha mai sposato tesi razziste o xenofobe!
Oggi, il numero dei cittadini stranieri presenti in Italia, privi di documenti di soggiorno regolari, è stimato in 650 mila persone ed il governo Renzi -con il voto favorevole di Pd, Forza Italia e Nuovo Centro Destra, e le incertezze del Movimento 5 Stelle- ha abrogato il reato di immigrazione clandestina varato nel 2009 dal governo di centrodestra, che era un deterrente contro l’immigrazione indiscriminata. Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha protestato, ha fatto presente che il reato di immigrazione clandestino è previsto nei principali paesi europei, come Belgio, Danimarca, Regno Unito, Grecia, Francia, Germania, Irlanda, Svezia. Niente da fare, anzi, il governo ha anche azzerato i fondi a disposizione per i rimpatri!
FdI-AN, inoltre, chiede la piena applicazione della direttiva europea 38/2004 che prevede l’espulsione degli immigrati comunitari, nomadi compresi, che entro tre mesi dal loro arrivo in uno Stato membro non siano in grado di dimostrare di avere un regolare contratto di lavoro e risorse lecite sufficienti per il proprio sostentamento.
Roberto Tundo