giovedì 15 marzo 2018

MENO ASSISTENZIALISMO, PIU' STATO SOCIALE


I dati diffusi dall’Istat sul lavoro in Italia spiegano perché al Sud l’M5S ha vinto promettendo il reddito di cittadinanza. A differenza del resto del Paese, il Sud sta sprofondando nella disoccupazione, in particolare giovanile. Soprattutto in Sicilia, Calabria e Campania, la situazione è oltre i livelli di emergenza. Di fronte a questa situazione in campagna elettorale il centrodestra non ha saputo contrapporre al reddito di cittadinanza una proposta programmatica altrettanto diretta ed efficace dal punto di vista comunicativo. Nonostante il nostro programma parlasse di “piena occupazione” le proposte più forti - come la Flat Tax - erano dirette più alle aree sviluppate che a quelle del Mezzogiorno dove mancano reddito e imprese produttive. Noi del Movimento Nazionale per la Sovranità avevamo infatti proposto un Piano straordinario per il lavoro al Sud, basato sugli investimenti infrastrutturali, sullo sviluppo di poli industriali e sull’ammodernamento della Pubblica amministrazione. Purtroppo queste idee sono state recepite solo in minima parte nel programma del centrodestra, con il risultato di scoprire il fianco alla demagogia assistenzialista dei pentastellati. Adesso, fuori dalla campagna elettorale ma in un momento in cui le forze politiche devono indicare le loro priorità programmatiche, bisogna rilanciare questi temi. Il centrodestra guidato da Matteo Salvini inserisca a fianco della lotta all’immigrazione, alla rinegoziazione dei trattati europei e alla Flat Tax, un Piano straordinario per il lavoro al Sud con misure chiare e dettagliate e con un impegno preciso sul numero di posti di lavoro che bisogna creare nell’arco dei prossimi mesi. Per contribuire a questo impegno, noi del MNS organizzeremo entro Aprile una Conferenza programmatica per il Lavoro al Sud.
Gianni Alemanno