giovedì 14 febbraio 2019

MELISSANO: NON IN MIO NOME


Sono contrario alla concessione del patrocinio e all’utilizzo dello stemma del Comune di Melissano ad una manifestazione che si propone di tenere «tavole rotonde e corsi di formazione come opera di sensibilizzazione sui diritti LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali)».
La concessione del patrocinio del Comune di Melissano costituisce una sostanziale adesione sia ai contenuti che alla forma in cui il Gay Pride gallipolino si svolge.
Condivido in pieno il pensiero di Marcello Veneziani: «premesso il diritto dei gay di manifestare, resta il problema: può lo Stato, la Regione, il Comune dare il patrocinio al Gay Pride? Io dico di no. Perché una scelta che attiene alla vita privata non può diventare una scelta sponsorizzata da un ente pubblico che è espressione dell’intera cittadinanza».
Roberto Tundo